Messaggi insistenti e sgraditi: è reato di molestia
Sai cosa accade quando si inviano insistentemente messaggi WhatsApp o sms a una persona? I giudici della Suprema Corte di Cassazione hanno stabilito che costituisce reato di molestia anche l’invio insistente di messaggi attraverso sistemi di messagistica telematica o sms.
La ragione? I messaggi non graditi e continui turbano la quiete di chi li riceve. A nulla rileva che chi riceve tali messaggi abbia la possibilità di “bloccare” il proprio interlocutore, anche senza dover disattivare l’apparecchio telefonico o cambiare numero.
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