Assoluzione piena per falsa dichiarazione dei redditi
Il tribunale di Avellino riconosce l’insussistenza del fatto.
Una donna di 67 anni era stata accusata di falsa dichiarazione dei redditi ai fini dell’ammissione al beneficio previsto per i non abbienti
Il Tribunale di Avellino, sotto la presidenza del Giudice Dott. Calabrese, ha emesso sentenza di assoluzione per una donna di 67 anni, accusata di falsa dichiarazione dei redditi ai fini dell’ammissione al beneficio previsto per i non abbienti. La decisione è stata presa dopo aver riscontrato l’insussistenza del fatto contestato.
L’imputata, residente a Cervinara, era difesa dall’Avv. Giovanna Coppola. Secondo l’accusa, la donna avrebbe attestato falsamente la propria condizione economica in modo da ottenere il beneficio previsto dalla legge per i cittadini con reddito inferiore alla soglia di ammissibilità. A seguito di un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza, era emerso che l’imputata aveva omesso di dichiarare un reddito che, secondo gli accertamenti, sarebbe stato superiore a 22.000 euro, soglia limite per l’accesso al beneficio.
Tuttavia, durante il processo, è emerso che l’importo del reddito dichiarato dalla donna era stato erroneamente accertato. Il Tribunale ha, dunque, dichiarato l’insussistenza del fatto, ribaltando la ricostruzione dell’accusa e pronunciando l’assoluzione dell’imputata.
La sentenza, che ha escluso qualsiasi responsabilità penale a carico della donna, conferma l’importanza di una corretta valutazione dei dati fiscali, nonché la centralità della prova nella determinazione della verità processuale.
fonte: Avellino To day
